La degustazione del vino: 1° Parte
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“Gustare del buon vino per assaporarne i segreti”.
Benvenuti in questo nuovo articolo, oggi entreremo nel vivo del blog andando ad analizzare il vino attraverso la vista, perché è con gli occhi che si capiscono lo stato di salute e la sua evoluzione.
Si inizia impugnando il calice dallo stelo e, portandolo al livello degli occhi, man mano lo si abbassa contro un fondo bianco valutando quattro caratteristiche: limpidezza, viscosità, colore, effervescenza (per spumanti e vini frizzanti).
- Limpidezza del vino: il grado di limpidezza del vino si può valutare porgendo un bicchiere, contenente del vino, al di sopra di una scritta per poi controllarne la nitidezza nei contorni che i contorni. Un vino limpido è privo di particelle in superficie, si presenta stabile, sano e in perfetta conservazione.
- Colore del vino: questa caratteristica dipende da diversi fattori: l’età, procedura di lavorazione e varietà del vitigno:
VINO ROSA
- Tenue:colore dei fiori di pesco con riflesso “ramato” (vino ottenuto dalla vinificazione in bianco di uve contenenti poca materia colorante).
- Cerasuolo: sfumature che vanno dal violaceo all’aranciato (dipende dal grado di maturazione).
- Chiaretto: simile ai vini rossi, nel primo anno si presenta violaceo e, con il passare degli anni, passa all’aranciato.
VINO ROSSO
- Porpora: colore rosso profondo e vivido, vino molto giovane.
- Rubino: vino rosso giovane, pronto per essere consumato.
- Granato: si avvicina al rosso sangue quando è forte e ai semi di melograno quando è povero di sostanze coloranti.
- Aranciato: vino dal color mattone e che ha subito un lungo invecchiamento.
VINO BIANCO
- Verdolino: giallo tenue con riflessi verdi; tipico dei vini giovani e leggeri.
- Paglierino: si avvicina al colore della paglia; il vino è ottenuto dalla vinificazione in bianco di uve raccolte nel pieno della loro maturazione fisiologica.
- Dorato: vinificazione avvenuta dalla raccolta di uve leggermente più mature o affinati in botti di legno. Se non presenta vivacità ciò indicherebbe una possibile ossidazione del vino.
- Ambrato: colore dell’ambra; si tratta di vini liquorosi e/o passiti.
3. Fluidità del vino: con un leggero movimento rotatorio del bicchiere si noteranno delle curvature (lacrime o archetti) che tenderanno a scendere verso il basso. Quanto più fitti saranno gli archetti (e rapida la discesa) tanto più alti saranno il grado alcolico e glicerina, determinante per la sua fluidità.
4. Effervescenza per vini frizzanti e spumante: se le bollicine sono fini e numerose, ci troviamo di fronte a un grande spumante. La persistenza (perlage) delle bollicine nel vino frizzante è indice di pregio. La spuma non deve essere cremosa e spessa, dovrà svanire dopo pochi secondi.
Prosegui la lettura con la 2° Parte.
Spero che questo articolo ti sia stato utile, a presto!
Un Commento
Martina
Articolo molto interessante!